I Care, We Care, Progetto per le scuole
Progetto per le scuole primarie di secondo grado
Avvocate e Avvocati uniti per diffondere una cultura della legalità, del rispetto e della non violenza.
Il nostro lavoro ci rende ogni giorno testimoni del dilagare dei fenomeni di violenza: abbiamo, così, deciso di mettere in campo la nostra
professionalità e l'esperienza sviluppando un progetto finalizzato alla diffusione della legalità, del rispetto e della parità, partendo dalle scuole, nel comune obiettivo di superare quelle barriere culturali che rappresentano spesso un ostacolo all'uguaglianza ed alle pari opportunità, nella comune consapevolezza che la violenza, in ogni sua forma, è innanzitutto un problema di origine culturale.
Riteniamo, infatti, che l'Avvocato abbia innanzitutto una funzione sociale e debba essere garante del rispetto dei diritti umani fondamentali.
La diffusione del progetto:
La nostra presenza sull’intero territorio nazionale (dal Trentino alla Sicilia) ci ha permesso di diffondere il Progetto in varie scuole d’Italia; l'osservazione delle differenti realtà regionali e il prezioso confronto con studentesse e studenti ci permette, altresì, di approfondire numerose tematiche legate al disagio giovanile, sia relative all’uso dei social network (cyber bullismo, hate speech, revenge porn) sia di varia natura (body shaming, discriminazione e altro). Le tematiche esposte sono elaborate grazie all’ausilio di esperti (Psicologi, docenti, Forze dell’ordine, pedagogisti, ricercatori universitari).
Metodo:
L'attività di informazione/formazione e di laboratori pratici volti alla produzione di opere concrete si articolerà in incontri della durata di 1 o 2 ore, durante le quali saranno fatti visionare video di pochi minuti, presentati casi pratici e stimolati gli studenti e le studentesse ad esprimere i loro pensieri, le loro sensazioni o critiche: più che lezioni frontali, preferiamo il confronto.Il tema oggetto del singolo incontro sarà trattato dall'esperta giurista che illustrerà gli aspetti del modulo di quella sessione, mediante la proiezione di slide, che sinteticamente spiegheranno, di volta in volta, il tema oggetto di quell'incontro.
Il Progetto è articolato in otto diversi moduli, corrispondenti ad altrettanti incontri programmati presso le scuole (in presenza e/o in remoto laddove non vi fossero le condizioni e gli spazi) che affronteranno le varie forme e le sfaccettature più comuni nelle quali la violenza si può presentare.
È comunque possibile scegliere di trattare un solo argomento per rispondere ad esigenze e necessità specifiche delle scuole in generale o di alcune classi in particolare. È consigliato il coinvolgimento degli studenti e studentesse nella scelta degli argomenti.
Ogni argomento viene trattato con modalità comunicative e contenuti differenti a seconda della fascia d’età proposta: il Progetto si rivolge, infatti, a tutto il percorso scolastico a partire dalla scuola primaria, in quanto siamo consapevoli che un intervento educativo precoce consente di diffondere in maniera più efficace una cultura del rispetto, priva di pregiudizi e violenza.
Programma:
1. PARI OPPORTUNITÀ E DISCRIMINAZIONE DI GENERE: l'art. 3 della Cost. e la parità di genere; l'Agenda 2030 Goal n. 5; le discriminazioni di genere (come riconoscerle, caratteristiche, come si manifestano nella società odierna); le discriminazioni nel mondo del lavoro, le discriminazioni e le discipline STEM, le discriminazioni nello sport; il dream gap ed il gender pay gap conseguenze delle discriminazioni di genere; i protagonisti della diffusione della cultura delle pari opportunità a livello normativo, politico, economico, sociale e culturale.2. GLI STEREOTIPI: lo stereotipo, il grande nemico delle pari opportunità; come nascono, si diffondono, si riconoscono ed incidono nella costruzione di un modo alterato e patologico di intendere i rapporti uomo-donna gli stereotipi; gli stereotipi nelle relazioni sociali e nei contesti sociali; gli stereotipi nelle pubblicità; interventi normativi a livello internazionale, europeo e nazionale finalizzati all'eliminazione degli stereotipi.
3. LA VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE: cause e tipi di violenza (la violenza fisica, la violenza verbale, la violenza economica); le forme di violenza secondo la Convenzione di Instanbul. Gli strumenti per uscire dalla violenza e gli istituti a supporto della vittima: mancanza di fiducia nel sistema legale e principi per abbattere gli ostacoli per l'accesso alla giustizia; diritti della vittima di violenza riconosciuti dalla Convenzione di Instanbul; il gratuito patrocinio a spese dello Stato; misure preventive, protettive e risarcitorie a favore della vittima di violenza; evitare la vittimizzazione secondaria.
4. LE NUOVE FRONTIERE DELLA VIOLENZA: IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO: La violazione dei diritti umani costituzionali e dei diritti fondamentali dell'uomo; il bullo, la condotta e le conseguenze; Rispetto delle diversità, comprensione ed eliminazione dei pregiudizi, strategie per la soluzione dei conflitti e sviluppo di capacità empatiche; le insidie della rete; diritti e doveri legati all'utilizzato delle tecnologie informatiche; uso consapevole della rete internet; il cyberbullismo e la legge 71/2017; imputabilità del minore, configurabilità di reati, responsabilità della famiglie e responsabilità della scuola, risarcimento. Body shaming. Definizione e conseguenze legali del fenomeno; forme di tutela. Hate speech.
5. IL RAZZISMO: il fenomeno migratorio (introduzione sulla realtà delle migrazioni e rifugiati; dati e numeri ufficiali della crisi a livello Europeo e mondiale, per comprendere tale realtà e le principali difficoltà incontrate da un migrante nel proprio percorso); stereotipi e pregiudizi; strategie per combattere la discriminazione dei migranti; modelli di integrazione efficaci ed interventi concreti.
6. L'IMPORTANZA DEL LINGUAGGIO E DELLE PAROLE: L’importanza delle parole. La comunicazione efficace e non vioelnta. Hate speech: come definire il discorso d'odio e come contrastarlo nel rispetto della libertà di espressione; l’importanza del linguaggio come strumento di prevenzione e contrasto della violenza.
Per maggiori informazioni, ogni scuola potrà rivolgersi al referente della propria zona. Per i dettagli e ulteriori contatti consultate il seguente Pdf.